Pannolenci e feltro storia e differenze

Che cos’è il pannolenci e la sua storia

Nel 1919 a Torino viene fondata la ditta Lenci specializzata in giochi per i bambini (in legno per i maschietti e le famose bambole di porcellana per le femminucce), ma diventa famosa per la realizzazione di bambole artistiche in panno di notevole pregio. I volti erano dipinti a mano, tutti gli accessori e i vestitini erano curati nei minimi dettagli rendendole uniche e inimitabili. Il loro successo si deve appunto all’invenzione da parte della ditta Lenci di questo nuovo materiale “il panno”che rendeva le bambole indistruttibili e facilmente lavabili.

Il pannolenci è un tessuto non tessuto, cioè una stoffa priva di trama e ordito ovvero l’insieme dei fili orizzontali e verticali che vengono intrecciati sul telaio durate la tessitura di un qualsiasi tessuto.
Quindi il pannolenci non viene dalla tessitura di trama e ordito ma dell’infeltrimento di fibre generalmente di lana cardata di pecora o di pelo di capra mohair. Infatti risulta una stoffa molto calda, leggera e sottile e, inoltre, non si sfilaccia, non si disfa e soprattutto non necessita di cuciture.

Lo si può trovare in tantissime sfumature di colore, dai toni pastello ai toni più carichi e intensi, il suo spessore può variare da 1 a 3 mm è quindi più soffice per cui non riesce a mantenere la forma come il feltro ma può essere utilizzato per rivestire oggetti o accessori destinati ai bambini o da imbottire, per il patchwork, per realizzare oggetti di diverso utilizzo: fiocchi nascita, spille, calamite, ciondolo, decorazioni per feste, fuoriporta e tutto ciò che la fantasia vi suggerisce. Si può ricamare e applicare su altra stoffa, quindi utile per gli abiti, può essere cucito o rifinito sia a macchina che a mano. Quindi non può mancare tra i materiali di chi ama il fai da te o intraprende un hobby creativo.

Il pannolenci esiste anche stampato lo puoi trovare a pois, con fiorellini, a righe, a quadri a tema natalizio, con cuoricini e tanto altro.

Per quanto riguarda i costi è molto più economico del feltro, può essere acquistato in una qualsiasi merceria, anche se solo nelle più fornite e aggiornate puoi trovare più scelta di colori e sopratutto di fantasie per lo stampato. Può essere acquistato anche online attraverso negozi privati o su Amazon dove puoi trovare affidabilità e una vasta scelta tra colori e stampe.

Che cos’è il feltro e la sua storia

Il feltro è simile al pannolenci se non uguale, infatti differisce essenzialmente nello spessore e il periodo storico della sua invenzione.
Le più antiche tracce di feltro, infatti, risalgono al terzo millennio a.C., era usato dai Greci e dai Romani per la confezione di abiti, copricapi e mantelli. I ritrovamenti più antichi si hanno in Siberia, ugualmente si hanno importanti tracce di presenza di feltri preistorici in Turchia, ma non i reperti.

Anche il feltro come il pannolenci è un tessuto non tessuto derivato dall’infeltrimento di lana cardata di pecora, ma si può utilizzare qualsiasi altro tipo di pelo come quello di lepre, coniglio, castoro, lontra, capra e cammello. E’ un materiale che risulta caldo, leggero, impermeabile e ha la peculiarità, come il pannolenci, di non sfilarsi durante il taglio.

Il feltro tradizionale è del colore dei peli usati, ma si può produrne di colorato utilizzando lana tinta in fiocco. Quindi si può trovare in tanti colori e anche stampati.

Il feltro a differenza del panno ha un costo maggiore e ha uno spessore più alto intorno ai 5 mm, quindi è adatto alla realizzazione di oggetti più rigidi o che hanno bisogno di un maggiore sostegno come: borse, centrotavola, cestini, scatole e tanto altro. In rete puoi trovare tanti cartamodelli da stampare e da cui trarre ispirazioni per le tue creazioni. Anche il feltro, come il pannolenci, può essere acquistato nelle mercerie o online attraverso negozi privati o su Amazon dove puoi trovare una vasta scelta tra colori e stampe.

Feltro fai da te

E’ possibile realizzare il feltro in casa? Ebbene si, potrebbe risultare difficile in realtà è molto semplice. Se si ha in casa un vecchio maglione di lana o altri indumenti o oggetti di questo materiale che non si usano più, basta fare, in lavatrice, un lavaggio sbagliato della lana, in questo modo, infatti, non facciamo altro che infeltrire gli indumenti.
Quindi bisogna programmare un lavaggio per indumenti in cotone con centrifuga e alte temperature ed eventualmente fare anche un risciacquo con acqua fredda. Mettere i capi da infeltrire in una fodera del cuscino e chiuderla, di modo che non ci sia un’eventuale dispersione di pelucchi che rischiano di rovinare la lavatrice. Se si possiede l’asciugatrice, si può anche fare un passaggio dei capi di lana nell’apparecchio impostandolo ad un’alta temperatura. Il risultato finale dipenderà anche dalla composizione del maglione o degli oggetti utilizzati, perché possono essere costituiti da lana e altri tipi di fibre. Comunque, se il risultato non dovesse piacere, si può fare un altro lavaggio ed eventualmente replicare fino a quando non si ottiene un feltro fai da te che piaccia. A questo punto potrai dedicarti , finalmente, ai tuoi lavoretti creativi fai da te.

Una piccola curiosità

Una leggenda narra che l’invenzione del feltro viene attribuita a san Giacomo apostolo che, per proteggere le piante dei piedi, provò ad imbottire i sandali coi batuffoli di lana che le pecore, nel pascolare, lasciavano attaccati ai cespugli. Si accorse che lo strato di lana pressato dal suo peso e bagnato dal sudore si induriva e si trasformava in una falda compatta. Da qui l’invenzione del feltro.

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Autore dell'articolo: La Bottega di Marianna

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